Intervista a Cinzia Pierangelini, autrice di «Il campione»
Un romanzo di formazione tenero e feroce, una storia di amicizia che commuove e diverte
Cinzia Pierangelini è autrice di Il campione, romanzo edito da IoScrittore
Il libro in una frase
«Una virilità sconosciuta e impetuosa lo guidava attraverso le facce ringhiose, i pugni tesi, dirigendolo senza paura là dove, attraverso la porta socchiusa, s’intravedeva la bella luce del pomeriggio: la realtà di sempre, quella che lui comprendeva.»
Amici di scaffale
Gli amici di scaffale ideali de Il campione sono di certo romanzi di formazione, quelli privi, però, di zuccherose e tranquillizzanti rassicurazioni; libri che mettono il protagonista di fronte alla vita reale, e alla sua naturale violenza, senza troppi scudi a difesa di una fanciullezza destinata dagli eventi a svanire velocemente. Accanto a lui, sullo scaffale, figurerebbero bene dei classici come per esempio Il sentiero dei nidi di ragno di Italo Calvino, ma anche i più recenti Io non ho paura di Nicolò Ammaniti o È stato il figlio di Roberto Alajmo, con cui Il campione condivide una certa Sicilia (o sicilianità, avrebbe detto Sciascia). Credo che Nico sarebbe onorato di questa compagnia! Ma anche il cane Niger ha bisogno di amici sullo scaffale e allora per farlo contento aggiungerei il commovente Io e Marley di John Grogan per esempio o Hachiko di Leslea Newman e il meno noto, ma altrettanto delizioso, Il mio cane Tulipdi Joe Randolph Ackerley.
Segni particolari
Il campione è un libro sull’amicizia, sui sogni e sulle eredità che chi ci precede ci lascia sulle spalle; è un romanzo che si può definire di formazione ed è destinato a chi ama i cani, la musica e odia l’ignoranza e la brutalità della mafia. Affronta, spesso in modo piuttosto crudo e realistico, gli ambienti malavitosi dediti allo sfruttamento degli animali ma anche quelli magici e benefici dell’arte, ponendosi un interrogativo che non ha età e forse neanche risposta: «La bellezza salverà il mondo?»
Dove e quando
La storia di Nico e Niger si svolge ai giorni nostri, in Sicilia. Tuttavia è una storia antica, che si ripete in ogni parte del mondo, è quella dello sfruttamento degli animali e in questo caso particolare del più nobile e fedele compagno dell’uomo, il cane. Ignoranza, povertà, malvivenza e il peggiorare della crisi economica, oltre a guadagni ormai davvero rilevanti che hanno globalizzato il fenomeno, hanno riportato alla ribalta l’immonda pratica dei combattimenti e delle corse clandestine tanto da rendere indispensabile collocarli all’interno di una nuova branca, dedicata ai reati mafiosi a danno dell’ambiente, identificata dal neologismo Ecomafia che, per ciò che concerne gli animali, comprende: «bracconaggio, commercio illegale di specie protette, allevamenti illegali, macellazioni in nero, pesca di frodo, combattimenti e corse clandestine e maltrattamenti ai danni degli animali d’affezione e/o di reddito» (cit. Legambiente ecomafia 2017).
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Come e perché ho deciso di partecipare a IoScrittore
Mi sono imbattuta in questo torneo letterario vagando oziosamente sul web; vincerlo sembrava davvero un’eventualità improbabile, soprattutto perché a giudicare le opere, migliaia, sarebbero stati gli stessi scrittori partecipanti (praticamente un gioco al massacro!). Come ogni tanto mi accade ho deciso di sfidarmi, senza aspettarmi nulla, per gioco. Ci credevo così poco che, non avendo ricevuto per errore alcuna comunicazione, ho letto della vittoria sulla pagina fb di un’amica! La soddisfazione è stata enorme, ma la vera avventura comincia adesso, credo.
Nicola è un ragazzino sensibile e intelligente; frequenta la terza media e ama studiare, soprattutto musica, che è la sua grande passione. Stefania è la sua insegnante. Una donna malinconica, stretta tra i rimpianti per le occasioni mancate nella vita e un rapporto difficile con la madre, famosa cantante lirica. Nicola e Stefania non abitano in un posto qualunque. Vivono in Sicilia, una terra splendida e feroce, purtroppo a volte ostaggio della criminalità organizzata, prigioniera di logiche brutali e arcaiche. E infatti il padre e il fratello maggiore di Nicola hanno in mente per lui una strada diversa da quella dei suoi sogni. Una strada che passa per compare Ignazio e i suoi ragazzi, che organizzano combattimenti clandestini di cani. Una strada di violenza e prevaricazione che lo allontani definitivamente dai suoi desideri infantili, dalla sua solitudine pensierosa. Ma l’amore e la passione, quelli più puri, sono difficili da soffocare. E così Nicola e Stefania si troveranno sempre più uniti, l’uno nel suo percorso di formazione e scoperta del mondo e della verità sulla sua famiglia, l’altra ritrovando in quel ragazzo la forza che sentiva di avere smarrito col tempo. E arriverà un cucciolo, il regalo che dovrebbe rendere Nicola un vero uomo, a dare una piega inaspettata. Un romanzo di formazione tenero e profondo, una storia di affetti negati e tenacemente riconquistati. Il racconto di una crescita difficile e delle ferite che lasciano i sogni quando vengono soffocati.