Macellazione Halal
Per ottenere la carne “halal” (animali uccisi secondo il rito musulmano) la bestia viene immobilizzata in una macchina che consente solo alla testa di uscire dal box di contenzione, la si rovescia sul dorso, posizionandola in direzione della Mecca e si procede al taglio della gola con un coltello affilatissimo (lo stesso che purtroppo tutti abbiamo visto in TV quando venivano decapitati gli ostaggi in Iraq).
In seguito alla recisione del nervo diapragmico il muscolo si paralizza e l’animale, appeso con la testa in basso, non può più respirare e soffoca nel proprio sangue (vi risparmio i particolari relativi alla durata dell’agonia della povera bestia!).
Questa “macellazione rituale” che – per il rispetto di “regole religiose” comporta un accrescimento delle sofferenze dell’animale – è divenuta, di recente , oggetto di polemiche e dibattiti soprattutto da parte di associazioni animaliste, di ambientalisti ed esponenti di partiti pseudo nazionalisti.