Mense scolastiche, in arrivo menù vegan, bio e a km zero
Dal primo settembre 2017 sulle tavole delle mense scolastiche i piccoli studenti di Roma troveranno anche menù vegani, vegetariani, bio e a chilometro zero. La proposta, elaborata dal M5S, sarà inserita nelle linee guida del nuovo capitolato d’appalto delle mense scolastiche del Campidoglio, ed è stata annunciata mercoledì in una seduta congiunta delle commissioni capitoline Ambiente e Scuola. I menù, ovviamente, non saranno solo composti da frutta e verdura ma realizzati, «in maniera più equilibrata verso il vegetariano, con l’aumento di frutta, verdura e cereali». E la carne? «Non verrà assolutamente tolta dai menù».
Gli organizzatori
Per supportare la novità, i presidenti M5S delle due commissioni, Daniele Diaco (Ambiente) e Maria Teresa Zotta (Scuola), hanno invitato un gran numero di esperti: dallo chef vegano al biologo nutrizionista, al pediatra Maurizio Conte fino al vegan blogger Claudio Moretti. Insieme a loro anche la responsabile del Coordinamento genitori democratici, Susanna Crostella. Presente in commissione anche Cinzia Padolecchia, direttrice del dipartimento Servizi educativi scolastici, Famiglia e infanzia di Roma Capitale.
Roma come Torino
L’obiettivo, ha spiegato Diaco, «è quello di dare un’indirizzo verso una sostenibilità anche attraverso l’alimentazione, ricorrendo a menù che non contengano prodotti di origine animale, con un apporto di alimenti vegetariani importanti, per una volta a settimana. Lo stesso progetto, ha sottolineato Diaco, «è già stato fatto a Torino dalla sindaca Appendino e a Roma vogliamo riproporre la stessa cosa, come prevedono le nostre linee programmatiche». Con in più «l’uso di materiali compostabili all’interno delle mense scolastiche e la raccolta differenziata dei rifiuti umidi».
Bando mense in scadenza, nel nuovo compresi anche i nidi
L’appalto in essere sulle mense scolastiche, ha spiegato la direttrice del dipartimento Servizi educativi scolastici del Comune «scade il 30 giugno 2017 e dobbiamo subito predisporre il nuovo bando, che andrà in vigore dal primo settembre 2017 – spiega Padolecchia – È stata già predisposta una bozza di memoria di giunta con le linee guida del nuovo capitolato: la gara odierna va dalle scuole d’infanzia a quelle primarie e secondarie ma non comprende gli asili nido, che invece saranno inseriti con il prossimo bando». Nel dettaglio, il bando avrà indicazioni riguardo l’utilizzo di «prodotti bio, tracciabili, alimenti Dop, Igp e a filiera corta nell’arco di 300 chilometri in linea d’aria, prodotti equosolidali, prodotti ortofrutticoli freschi, prodotti a ridotto impatto ambientale.
Polemica l’opposizione
«Invitare gli esperti è utile, ma se ne devono invitare di più. Abbiamo capito che la direzione della maggioranza è verso il vegetariano e il vegano, ma per farci un’idea complessiva si dovrebbe invitare anche l’unione macellai, altrimenti non va bene». Questa la critica di Ilaria Piccolo, consigliera Pd. Che non è la sola voce contro. «Spesso sono invitate solo determinate associazioni e non altre – aggiunge Valeria Baglio (Pd) – E parliamo del metodo, non del merito che invece seguiamo con attenzione». Per il consigliere di Fratelli d’Italia, Andrea De Priamo, il tema della sostenibilità e della salute dei bambini non può che essere condiviso. Starei attento però al posto della maggioranza a non farne una bandiera di tipo ideologico e a utilizzare e consultare anche le grandi professionalità interne al Comune di Roma. Capisco chi condivide una scelta vegetariana, ma gli esponenti della maggioranza non si improvvisino nutrizionisti esperti e lascino lavorare i nostri uffici competenti, visto che li abbiamo».