Il razzista dice all’uomo di colore sporco negro, ma l’uomo di colore non può rispondergli nulla perché è un inferiore e deve subire.
Il sessista dice alla donna, lavora schiava, ma la donna non può rispondergli nulla perché è una donna e quindi inferiore.
L’omofobo dice al gay, frocio di merda, ma il gay non può rispondergli nulla perché è gay e quindi inferiore.
Così avviene per diversa religione, diversa squadra di calcio, diversa filosofia di pensiero: la maggioranza tende sempre a schiacciare la minoranza.
E così anche l’onnivoro fa passare il vegano per un folle, un inferiore, uno contro natura, ed il vegano non può rispondergli nulla, perché è in minoranza e quindi inferiore.
Come puoi chiedere ad un vegano di rispettare la tua “scelta” di mangiare carne? Sarebbe come chiedere ad un uomo di colore di rispettare il razzismo, ad una donna di rispettare il maschilismo, o ad un gay di rispettare l’omofobia.
Mangiare carne non è una scelta, non mangiarla lo è, a patto che ci sia la possibilità di nutrirsi di altro, chiaro.
Mangiare carne lo si è semplicemente sempre fatto, ed in questo non vi è nessuna scelta, ma solo semplice gusto.
Purtroppo oggi più che mai, continuare a mangiare carne prodotta attraverso questo sistema di produzione, è deleterio e distruttivo, non solo per i diretti interessati, gli animali, ma anche per l’ambiente e per lo stesso uomo: deforestazione per coltivare i cereali richiesti dal mercato della carne; inquinamento dovuto ai liquidi reflui di allevamenti e macelli; gas serra prodotti dagli allevamenti; impoverimento e consumo esoso delle risorse, fame nel mondo, torture, morte, devastazione, malattie incurabili, ecc..
Vi ricordo che allevamento e mattatoio funzionano a ciclo continuo, non si fermano mai, fanno uso di risorse tecnologiche per produrre in continuazione e massacrare di conseguenza, e visto che nulla si crea e nulla si distrugge, ma tutto si trasforma, vuol dire che qualcosa si sta trasformando, ed in cosa è facile capirlo: in merda, merda che non viene più riassorbita dal pianeta perché troppa.
Dobbiamo cambiare rotta o andremo verso l’autodistruzione, e sarà una morte dolorosa, fatta di fame, guerra e sofferenza. Oggi l’allevamento intensivo deve essere bandito dal pianeta e considerato un crimine contro l’umanità: latte, carne, uova, animali da sperimentazione. Bisogna tornare alle regole della natura, bisogna ricominciare a consumare le verdure ed i frutti di stagione e anche la carne per chi non riesce a farne a meno da subito, non lo nego questo, ma prodotta seconda etica e seconda natura, dove si mangia una volta a settimana e dove l’animale vive libero di pascolare nell’ambiente ad esso naturale e mangiando il suo cibo naturale, e sopratutto, potendosi riprodurre secondo le sue regole e cicli, con una sana e bella scopata, e non con una mano che lo penetra da dietro.
Basta poi con le pellicce, i circhi con gli animali, i combattimenti clandestini e le sofferenze causate ad esseri senzienti che chiedono solo di potersene stare in pace, basta con tutto questo scempio finalizzato solo al consumismo e all’ingordigia dell’uomo. Basta per favore, basta.
Un augurio di buon 2017 a tutti adesso, e che qualcosa possa finalmente cambiare e in meglio.