Stop alla nascita di nuove orche al Sea World

 

Stop alla nascita di nuove Orche al Sea World

Sea World dichiara che non continuerà a far nascere nuove orche in cattività.

Un’infezione polmonare sta uccidendo Tilikum, l’orca catturata a soli due anni, prigioniera al SeaWorld da 33 e responsabile della morte di tre addestratori

L’orca, poi protagonista nel 2013 del documentario Blackfish (del quale consigliamo vivamente la visione), dopo l’ennesima uccisione di uno degli addestratori nel 2010 ha contribuito con la sua triste storia ad accendere i riflettori sulle condizioni cui sono costretti molti altri animali prigionieri di parchi tematici come il SeaWorld di Orlando.

Ora, la compagnia annuncia con un video sulla sua pagina Facebook, la fine del programma di nascita di nuove orche e che quella di adesso è l’ultima generazione di orche in cattività delle quali sono responsabili.

Dopo “Blackfish”, dove si potevano vedere gli spazi e la vita cui sono costretti questi animali molto intelligenti, moltissime persone nel mondo hanno aperto gli occhi ed hanno cominciato a boicottare SeaWorld, accusata di non rispettare in alcun modo le necessità naturali delle orche.  Nel video pubblicato ieri, invece, si parla di nuove esperienze educative che prenderanno il posto degli show “circensi”.

Questa decisione non è sicuramente la risposta ai problemi causati da SeaWorld agli animali, ma già il fatto di smettere di contribuire a far nascere nuovi prigionieri deve anche venir visto come una piccola vittoria.

Associazioni come PETA si battono affinché le orche presenti ora nelle vasche di tutto il mondo, vengano rilasciate in ambienti protetti, come baie, dove finalmente possano riabituarsi alla vita in natura, procurandosi da sole il cibo, risentendo la differenza delle correnti marine, ritrovando i loro ritmi biologici e ristabilendo relazioni sociali.

Certo è che il potere è sempre nelle nostre mani, più persone decideranno di non pagare il biglietto per contribuire alla prigionia di altre creature innocenti, prima probabilmente il problema si risolverà.

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